LA SERIE TV. A una fiction di Rai1 che inserisce nel racconto in maniera non banale una citazione tratta dalla canzone ’Â çímma di De Andrè si perdona tutto: le scivolate melodrammatiche, le cartoline da Camogli, il vecchio trucco di mescolare indagini e sentimenti. In realtà, c’è poco da perdonare: tratto liberamente dall’omonimo romanzo di Patrizia Rinaldi, Blanca è un crime drama che racconta la storia di una ragazza che perde la vista all’età di 12 anni a seguito di un incendio. Da adulta coltiva il sogno di lavorare in polizia, anche per sfruttare la sua sensibilità nella tecnica del décodage, la capacità di analizzare nelle telefonate e nelle intercettazioni suoni e rumori che sfuggono a un udito meno sviluppato del suo. La Lux Vide ha messo a segno un’altra delle sue macchine da sogno. Ha inserito un impianto narrativo ben collaudato (il poliziesco che stinge sapientemente nel rosa), in grado di risolvere un caso in ogni puntata (con il pubblico di Rai1 è un azzardo giocare troppo con le trame orizzontali, quelle che si estendono per diversi episodi), in uno scenario poco sfruttato dal cinema italiano: Genova e dintorni, con le sue strade, il suo porto, la ferita del ponte Morandi ancora aperta. E poi una bella ragazza (Maria Chiara Giannetta) non vedente che risolve casi di femminicidio suscita subito una particolare simpatia. Per non parlare del suo cane Linneo, che l’aiuta nella vita di tutti i giorni e anche nelle indagini. Tutto si gioca sullo sguardo «diverso» di Blanca che le permette di vincere la diffidenza con cui è stata accolta nel commissariato San Teodoro. La regia dei sei episodi della fiction è di Jan Maria Michelini e Giacomo Martelli. Una curiosità: Blanca è la prima serie televisiva al mondo girata in olofonia, una speciale tecnica di registrazione del suono che permette, tramite cuffie, di percepire il suono come lo sente una persona non vedente.
La storia di Blanca Ferrando è tratta dalla serie di libri scritti dalla scrittrice napoletana Patrizia Rinaldi. Il primo, “Blanca”, risale al 2009; a questo hanno fatto seguito “Tre, numero imperfetto” (2012), “Rosso Caldo” (2014) e “La danza dei veleni” (2019), tutti editi da Edizioni e/o.
Patrizia Rinaldi è un'autrice italiana nata a Napoli nel 1960. È laureata in filosofia e si è specializzata in scrittura teatrale. Dal 2010 partecipa a progetti letterari presso l'Istituto penale minorile di Nisida. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo la graphic novel Adesso scappa (Sinnos 2014), Federico il pazzo, vincitore del premio Leggimi Forte 2015 e finalista al premio Andersen 2015 (Sinnos 2014), Mare giallo (Sinnos 2012), Rock sentimentale (El 2011), Piano Forte (Sinnos 2009). Per E/O Edizioni ha pubblicato, inoltre, Tre, numero imperfetto (2012), Blanca (2013), Rosso caldo (2014) Ma già prima di giugno (2015) e La danza dei veleni (2019).
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