venerdì 26 agosto 2022

IL ROMANZO TERRA NOSTRA È TRA I 200 LIBRI PIÙ BELLI D'ITALIA


Il romanzo Terra Nostra del giovane scrittore Amato Salvatore Campolo è stato selezionato al Concorso Letterario Tre Colori 2022 entrando nella classifica tra i 200 libri più belli d'Italia.
La trama del romanzo si snoda intorno a tre famiglie criminali della costa jonica calabrese: i Ferraro, i Macrì e i Tripodi e Jessica, il giovane Maresciallo dell’arma dei carabinieri della città.
L'opera è stata selezionata su un totale di circa 600 arrivate alla segreteria del concorso. 
Il comitato di selezione era composto da una ventina di istituzioni culturali (biblioteche, centri culturali, sistemi bibliotecari), da membri dell’Associazione Culturale Cinema e Società di Lenola, organizzatrice del concorso, e da numerosi lettori e comitati di lettura.
Le premiazioni si svolgeranno durante il 24° festival internazionale Inventa un Film Lenola Mercoledì 28 Dicembre 2022 PREMIAZIONE SEZIONE NARRATIVA ROMANZI/LIBRI (BIANCO AVORIO) al Cinema Lilla di Lenola (LT) ore 18.00.

sabato 2 aprile 2022

Giochi Criminali: quattro racconti lunghi di De Cataldo, De Giovanni, De Silva e Lucarelli

Dalla quarta di copertina
Quattro racconti lunghi dove si pratica l’arte del gioco. Un gioco però senza regole. Perché quando a giocare sono gli adulti, i giochi possono diventare pericolosi. Possono diventare, in un battere di ciglia, giochi criminali. Con la professoressa Emma Blasi, il commissario Ricciardi, l’avvocato Malinconico, l’ispettore Grazia Negro

DE CATALDO Medusa Il barone Stefano Mallarmé viene trovato ucciso. Brutta notizia per Emma Blasi, professoressa attempata, sguardo di pietra, e un lungo ostinato amore per il barone.

DE GIOVANNI Febbre È stato ucciso un assistito, uno che parlava con le anime del purgatorio, ricevendo i numeri del lotto. Che cosa può accadere se Ricciardi, che i morti li vede davvero, è costretto stavolta a guardarsi dentro?

DE SILVA Patrocinio gratuito La legge prevede lo stalking telefonico tramite canzoni? E perché il persecutore sceglie Parole parole di Mina? Vincenzo Malinconico coinvolto, da par suo, in una impresa titanica, dall'esito quanto mai incerto.

LUCARELLI A Girl Like You «Questa volta no». Il crimine, il gioco e la pazzia si stringono in un nodo delicato e allucinato, nella piú sorprendente delle indagini di Grazia Negro.

venerdì 1 aprile 2022

CRIMINE INFINITO: Un romanzo costruito su fatti reali che racconta la Ndrangheta.

Il romanzo 
«Cristiano Barbarossa e Fulvio Benelli hanno costruito un romanzo partendo dai fatti reali e dagli atti d'indagine per raccontare la rete criminale più ricca e potente del pianeta che infila i suoi tentacoli ovunque, anche nelle pieghe del mondo dello sport» - Corriere dello Sport.
Andrea Delvento, capitano del Teramo calcio è costretto dopo un incidente ad abbandonare il suo sogno. Fa ritorno in Lombardia dove è cresciuto e dove la rabbia e la frustrazione lo porteranno in carcere. Lì, incontrerà il compare Raffaele che in cambio di protezione lo avvierà a diventare, una volta uscito, messo di 'ndrangheta. Inizierà così la sua scalata nell'Onorata Società. A seguire le tracce della malavita in Lombardia sarà il colonnello Alberto Ricci della caserma di Monza, che casualmente intercetterà i primi movimenti di Andrea e riuscirà così a ricostruire la mappa 'ndranghetista nel Nord Italia.

giovedì 31 marzo 2022

OMICIDI A MILANO, il nuovo romanzo di Alessandro Bastasi

Trama
Non c'è pace per l'ispettore Ceolin detto 'Ndemo tosi. A nove mesi dalla vicenda che l'ha segnato personalmente e professionalmente, la morte della sorella Teresa, una nuova bufera si sta per abbattere su di lui, fatto oggetto di accuse gravissime e, di riflesso, sul suo capo, il commissario Daniele Ferrazza, neo papà di una bimba di tre mesi, Alice. Chi ha ucciso Adelaide Rigamonti, la moglie dello stimato imprenditore che controlla il mercato dell'assistenza ai rifugiati e quello del riciclo dei rifiuti? Chi ha ucciso Gianluca De Marco, il presidente della cooperativa Siamo Umani? Un groviglio di delitti, calunnie, rapimenti, conflitti familiari, apparentemente slegati tra di loro, metterà a repentaglio la coscienza e la rispettabilità dei poliziotti del commissariato, dove per la prima volta fa la sua apparizione un personaggio singolare, Amanda Valli, la nuova vice di Ceolin, che grazie alle sue competenze informatiche conquisterà un posto al sole tra i colleghi e di fronte alla stessa Procura. Una donna "tosta", come la definisce Ferrazza, reduce da un'esperienza traumatica che l'ha toccata nei suoi affetti più cari, un "bulldozer" che non si ferma davanti a nulla pur di portare a termine i compiti, ufficiali e non, che le vengono affidati. Il trio, coadiuvato dall'investigatore ex carabiniere Romano Montanari, si troverà a combattere contro poteri immensi e sconosciuti, il nuovo Leviathan, dirà qualcuno: Nessuno sulla terra è pari a lui/fatto per non aver paura/lo teme ogni essere più altero/egli è il re su tutte le fiere più superbe. Un nemico contro il quale il potere della legge può fare ben poco, perché esso è "oltre la legge".

lunedì 21 marzo 2022

Terra Nostra: la trama del romanzo

LA TRAMA DEL ROMANZO
2008, litorale jonico calabrese; dopo le sanguinose guerre di ‘ndrangheta degli anni ’80, nei territori di Casalotto e Bovese emerge un nuovo “Capu Locu”. È Giovanni Romeo, gestore di un distributore di benzina sulla statale, che si avvicina al clan Macrì e estende negli anni successivi il suo controllo sulla zona: per auto rubate, litigi tra amici o spartizioni di lavoro, la gente del posto si rivolge a lui invece che alle forze dell’ordine. Ovviamente, le nuove attività richiedono la sua “protezione”, in cambio di appalti ad aziende amiche o assunzioni “su richiesta”; Capu Locu e i suoi uomini non lasciano quindi indisturbato un solo cantiere, che sia di un centro commerciale o persino di una chiesa, senza esitare a ricorrere a intimidazioni e perfino a sporcarsi le mani di sangue. Il nome di Giovanni Romeo, e dietro di lui quello dei Macrì, diventano sempre più importanti a Casalotto, e la festa patronale del 2010 diventa una consacrazione a tutti gli effetti per il “Capu Locu”. Non a tutti, però, questa situazione va a genio: sicuramente non a Jessica Castaldo, Maresciallo fresca di nomina ma carismatica e determinata, in cerca di giustizia per suo padre, brigadiere rimasto ucciso pochi anni prima in circostanze poco chiare. Insieme ai suoi appuntati, il maresciallo si metterà sulle tracce degli uomini di Romeo e dei Macrì e dei loro crimini, con l’obiettivo di smantellare la rete di ‘ndrangheta locale. E non va a genio nemmeno a Domenico Tripodi, nipote di Giovanni Ferraro, boss della zona negli anni ’80 e in carcere dal decenni. Domenico, nonostante la sua giovane età, è scaltro e sa muoversi bene: aiutato dai suoi cari amici e da un colpo di fortuna in cui trova l’eredità del nonno, preferisce muoversi nell’ombra invece di stare sotto i riflettori come Capu Locu. Ma gli equilibri sono destinati a cambiare. Il maresciallo, infatti, arresta alcuni degli uomini di Romeo per crimini minori e, nonostante la loro omertà, riesce a ricostruire l’intero giro di intimidazioni e aggressioni della cosca di ‘ndrangheta, portando all’incarcerazione di Romeo e dei Macrì nel 2012. Il vuoto di potere che ne consegue sarà presto colmato da nuovi eventi: l’uscita dal carcere prima del padre di Domenico, Filippo, e del pluripregiudicato Giacomo Mancuso 'u Geometra. Terra Nostra si conclude chiudendo l’arco narrativo dei personaggi principali, ma prospettando una nuova “minaccia” che incombe…

STELLA CONTE, ETÀ, VITA PRIVATA E I SUOI ROMANZI

CHI È STELLA CONTE, ETÀ, VITA PRIVATA E LIBRI
Stella Conte, ha 38 anni. Ha vissuto la sua infanzia in un paesino della Basil­icata, con i suoi ge­nitori e sua sorella maggiore. Attualmen­te vive in una picco­la cittadina dell' Umbria, con il suo co­mpagno e le sue due figlie. Le piace mol­tissimo leggere ed è grazie a questa pas­sione che ha iniziato a fantasticare e scrivere le sue stori­e, sperando di incur­iosire i lettori a fare un viaggio, esat­tamente come fa lei quando legge. Ha pub­blicato due romanzi, "Oltre il mio cuore" e "Oltre il mio cu­ore 2". Nei primi mesi di quest'anno ha finito di scrivere il suo ter­zo romanzo ed è in attesa del contratto della casa editrice per una nuova pubblicazione.

I LIBRI DI STELLA
"Oltre il mio cuore"
Samantha è una giovane donna, forte e autonoma, vive nella sua casa sulla spiaggia, tra il suo lavoro e gli amici di una vita. Il suo cuore è lacerato da una tragedia che l’ha colpita nel momento più felice, questo la porta a non legarsi più agli uomini e ci riesce fino a che un giorno arriva lui, Andrew. I suoi occhi verdi e la sua determinazione fanno breccia nel cuore ormai infranto di Sam, la passione li travolge, ma i sensi di colpa di lei, rendono il loro rapporto tormentato. Quando finalmente Sam decide che è il momento di abbattere i muri che ha innalzato intorno a se e le cose iniziano ad andare nel verso giusto, qualcuno ritorna dal passato, stravolgendo tutto ancora...
"Oltre il mio cuore 2"
Andrew, si ritrova a dover combattere con la disperazione e un cuore spezzato. Sente di aver perso Sam per sempre. Qualcosa però in fondo al suo cuore gli da la forza di lottare e non rinunciare a quello che poteva esserci tra loro. Riuscirà Andrew a trovare la pace e la tranquillità che aveva prima? Riuscirà a riscoprire quell'amore forse mai perduto?

I romanzi si possono acquistare su Amazon sia in formato e-book che cartacea ai seguenti link :
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La redazione
Blog Gialli e Neri

Chi è Antonino Monteleone: biografia, età, lavoro, libri, vita privata

Antonino Monteleone è uno degli inviati più risoluti e agguerriti de Le Iene, sempre alla ricerca di casi e inchieste su storie irrisolte e che riguardano temi spinosi. Infatti ha intrapreso giovanissimo la carriera di giornalista e di blogger, sensibile soprattutto alla piaga della ‘ndrangheta, ma a casi conclamati come quello di David Rossi, manager di Banca Monte Dei Paschi di Siena morto nel 2013, di cui ha scritto anche un libro dal titolo "David Rossi, una storia italiana". Ma scopriamo qualcosa di più su di lui, dalla biografia alla vita privata.
Chi è Antonino Monteleone, la biografia.
  Antonino Monteleone, classe 1985, è originario di Reggio Calabria, anche se ormai si è stabilito nella città di Milano, dove vive. Laureato in giurisprudenza, inizia a occuparsi di giornalismo in Calabria fin da giovane. Nel 2006 apre un blog di denuncia, in cui affronta soprattutto alcune inchieste sulle cosche della ‘ndrangheta. Questo, che ha aperto a soli 23 anni, nel 2008 a seguito di alcune vicende giudiziarie, gli viene sequestrato. Un provvedimento del tutto nuovo per l’epoca. In seguito rilascerà un’intervista sul blog di Beppe Grillo, con cui all’epoca collaborava. Fin dagli esordi giornalistici quella che è la tematica di maggior interesse per il giovane è la criminalità organizzata del suo luogo d’origine, che si impegna a denunciare attraverso i canali pubblici, procurandosi spesso qualche grattacapo. 
Il secondo libro di firte impatto sociale  scritto insieme al noto giornalista Felice Manti è "O mia bella madu'Ndrina" pubblicato nel 2010 che racconta l'innarrestabile ascesa della ndrangheta da Reggio Calabria alla Lombardia. Dopo la partecipazione alle trasmissioni Piazzapulita e Report, in cui sempre manifesta il proprio attivisimo giornalistico, a seguire, nel 2017, Monteleone prende parte al cast del programma di Nicola Savino Le Iene, in qualità d’inviato, occupandosi di molti casi particolari, come quello della morte di David Rossi.

La vita privata di Antonino Monteleone
Della vita privata di Monteleone non si sa molto, anche se è possibile per i suoi fan seguire le sue pagine social personali, tra cui Facebook e Instagram, in cui il giornalista tiene aggiornati i propri follower con il proprio lavoro d’inviato e con le tematiche che maggiormente lo interessano.
Dai social, però, sappiamo che ha una moglie, Claudia Parrinello, che di mestiere fa l’avvocato, che ha sposato nell’agosto 2021.


sabato 19 marzo 2022

"TERRA NOSTRA": IL ROMANZO SULLA CALABR­IA CRIMINALE AMBIENT­ATO ANCHE A PALERMO.

È uno dei romanzi più intriganti del pan­orama noir italiano che descrive la Cala­bria criminale del XXI secolo. Il giovane Campolo con “Terra​ Nostra” proietta un'immagine ben spec­ifica del fazzoletto di​ terra calabra che si affaccia sullo stretto di Messina, quella della vita di intere famiglie criminali: una vita di omertà, di violenz­a; ma anche​ di for­ti legami famigliari, dove le tradizioni non solo sopravvivo­no, ma diventano un punto di riferimento su cui orientare​ la​ propria​ esist­enza. E questa vita è raccontata come una crime story: dialo­ghi veloci e secchi, personaggi che​ si intrecciano tra​ loro, crimini che si susseguono, vittorie​ e sconfitte, asce­se​ e​ declini rep­entine.
Alcuni capit­oli del romanzo sono ambientati a Palermo all'interno dell'U­cciardone uno dei ca­rceri di massima sic­urezza più antichi della Sicilia risalen­te all'epoca borboni­ca, intitolato al ma­resciallo degli agen­ti di custodia Calog­ero Di Bona, ucciso dalla mafia nell'ago­sto 1979. Nel romanzo Terra Nostra è il luogo dove è recluso il boss Don Peppe Ferraro, qui gli è st­ato dato il sopranno­me dai detenuti sici­liani: 'u Calabrisi. Altro luogo invece è lo stretto di Mess­ina proprio all'inte­rno di un traghetto, dove vedremo Serena, la figlia del boss che dovrà imbarcarsi per raggiungere il padre a Palermo per i colloqui. Un noir mozzafiato quello di Campolo, che ultimamente è sta­to rilanciato dalla stampa nazionale dal massmediologo e gio­rnalista Klaus Davi​ sbalzando nella cl­assifica Bestseller di Amazon tra i 15 libri più venduti a dicembre 2021. Visto il grande successo di vendite su Amazon e l'interesse mediat­ico dello stesso Kla­us Davi, la crime st­ory calabrese potreb­be presto diventare una fiction tv.

Chi è Totò Cascio, il bambino protagonista di Nuovo Cinema Paradiso: oggi ha 42 anni

Salvatore Cascio, detto Totò, è nato l’8 Novembre 1979 a Palazzo Adriano, in provincia di Palermo.
Quando aveva solo nove anni Totò ha interpretato uno dei ruoli più importanti della storia del cinema italiano. Nel 1988, infatti, ha recitato nei panni del piccolo Salvatore in Nuovo Cinema Paradiso, capolavoro di Giuseppe Tornatore acclamato a livello internazionale.
Totò Cascio era già parecchio noto in Italia, grazie alle sue apparizioni televisive su Canale 5 al Maurizio Costanzo Show.
Nei primi anni novanta partecipa ad alcuni film nel ruolo di coprotagonista, incide un 45 giri in coppia con Fabrizio Frizzi dal titolo L'orso, abbandonando infine le scene dopo l'ultima interpretazione in Jackpot del 1992. Nel 1999 riappare sugli schermi ne Il morso del serpente, regia di Luigi Parisi. Nel 2014 è tra gli interpreti del film documentario Protagonisti per sempre di Mimmo Verdesca, film vincitore nel 2015 del Giffoni Film Festival come miglior documentario, in cui, per la prima volta, dopo anni di lontananza dalle scene, racconta le esperienze e le scelte che hanno caratterizzato la sua carriera e la sua vita di attore bambino tra i più popolari.
Il 17 febbraio 2022 esce la sua autobiografia dal titolo "La gloria e la prova". Nel volume racconta la "gloria" del cinema e la "prova" da affrontare in riferimento alla retinite pigmentosa, una patologia che lo colpisce.

venerdì 18 marzo 2022

I nostri 10 libri consigliati sull'organizzazione criminale più potente al mondo, la 'Ndrangheta.

Ndrangheta
Dieci libri sulla 'ndrangheta, dieci scrittori che raccontano da vicino l'organizzazione criminale più potente al mondo. Iniziamo con Anime Nere di Gioacchino Criaco scrittore di Africo (RC), un libro ambientato nella Locride che descrive la storia tragica di tre fratelli sterminati da un potente clan. O mia bella madu'Ndrina di Felice Manti e Antonino Monteleone, che raccontano cosa è accaduto negli anni della seconda guerra di mafia a Reggio Calabria, e cosa succede oggi nella ricca Lombardia. Poi c'è Ghota di Claudio Cordova noto giornalista reggino, che svela il legame indicibile tra 'ndrangheta, massoneria e servizi segreti. Il libro di Klaus Davi invece, I killer della 'Ndrangheta ci descrive con precisione dieci sconcertanti ritratti di killer che non hanno esitato a fare decine di vittime, tra cui donne e bambini. Con Storia segreta della Ndrangheta di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, che ricostruiscono in dettaglio tutte le fasi evolutive della 'ndrangheta.
Poi c'è il romanzo Terra Nostra scritto dal giovane Amato Salvatore Campolo che con una intrigante crime story racconta la storia di tre famiglie criminali del litorale jonico calabrese. Restando sempre sempre sul versante jonico, Statale 106 è il libro di Antonio Talia, dove ripercorre a tappe diverse vicende di cronaca tra cui l'omicidio di Ludovico Ligato presidente delle Ferrovie dello Stato ucciso a Bocale (RC) nel 1989. Ndrangheta addosso di Cosimi Sframeli, un reportage sulla Calabria criminale dagli anni '80 fino ai giorni nostri. Col romanzo Il giudice meschino, Mimmo Gangemi ci racconta la storia di un magistrato di Reggio Calabria e di un potente boss recluso al 41 bis. Infine abbiamo Il supremo, un libro di Andrea Galli e Giuseppe Lumia che raccontano la storia criminale di un potente boss della ndrangheta, Pasquale Condello del clan De Stefano.

Un noir mozzafiato,  scritto da Gioacchino Criaco nato e cresciuto ad Africo (RC), esploso dal ventre della Locride, gravido di segreti malcelati. Anime nere traccia la parabola esistenziale di tre giovani figli dell’Aspromonte che, bramosi di conquistare una vita diversa da quella ricevuta in dote, intraprendono un cammino fuori dalle regole. Danno e subiscono violenza, in un crescendo febbrile che dilagherà sempre più lontano: dal nord Italia all’Europa. I personaggi, Luciano, Luigi e la voce narrante, percorrono sino in fondo il sentiero di sangue da loro stessi tracciato. Sono contigui alla ‘ndrangheta. E cattivi. Ma alla loro cattiveria hanno contribuito in tanti. La distinzione fra il bene e il male è però netta, impietosa, anche se nella loro vita, oltre alla violenza e al dolore, c’è una realtà inaspettata, fatta di affetti, amore, arcaicità. E c’è il mondo modernissimo di Milano, dei traffici, della corruzione. Sulla loro strada incontrano trafficanti di droga, terroristi arabi, imprenditori, politici, in una commistione che riflette il volto impresentabile della Nazione.
Da questo libro il film omonimo di Francesco Munzi in concorso alla 71° mostra del cinema di Venezia

La ‘ndrangheta è una malapianta che ha messo radici al Nord sin dagli anni Sessanta. E adesso i suoi frutti si vedono: droga, armi, appalti hanno riempito le tasche dei boss di valanghe di soldi sporchi che viaggiano sui circuiti finanziari e inquinano l’economia del Nord. Questo è un viaggio tra Milano e Reggio Calabria, tra boss, killer e personaggi che si muovono nella “zona grigia” popolata da una selva di faccendieri, servitori dello Stato infedeli, politica, servizi segreti e padrini vecchi e nuovi, i cui sogni di scissione dalla casa madre sono stati annegati nel sangue.
Gli autori, Felice Manti e Antonino Monteleone, raccontano cosa è accaduto negli anni della seconda guerra di mafia a Reggio Calabria, cosa succede oggi nella ricca Lombardia e delineano con particolari inediti gli scenari futuri di una organizzazione criminale tentacolare tanto invasiva quanto impenetrabile. L’esplorazione sul campo con poliziotti, magistrati, ex agenti dei servizi che la ‘ndrangheta l’hanno vista e la vedono tutti i giorni negli occhi va al di là delle inchieste e della letteratura processuale sulle famiglie calabresi.
Sullo sfondo c’è la guerra ai palazzi dello Stato che si combatte a Reggio Calabria, il rischio di altro sangue che potrebbe ricominciare a scorrere in una città che dopo l’ultima guerra di ‘ndrangheta ha contato 600 morti per le strade. Un pericolo che si intreccia con le logiche che governano le dinamiche affaristiche 1200 chilometri più a Nord della Calabria, a Milano.
Poi c’è la zona grigia: agenti segreti che trattano coi boss latitanti l’arresto di alcuni ‘ndranghetisti “scomodi”, una nuova stagione del pentitismo piena di ombre e i pericolosi intrecci con i politici, da Nord a Sud. Il quadro che emerge è allarmante: la mafia calabrese fa affari con tutti, soprattutto con chi ha il potere. E, se serve, parla anche con il partito del ministro dell’Interno, la Lega Nord e con l’estrema sinistra.

3. GHOTA
Claudio Cordova ci accompagna in una disamina che svela, con il tono divulgativo di un saggio o di un racconto, i misteri che hanno fatto la storia del nostro paese a partire dagli anni ’60 del Novecento – senza evitare di scivolare più indietro quando un nesso da afferrare lo richieda – per spiegare l’enorme e apparentemente inarrestabile forza propulsiva del fenomeno ’ndranghetista.
Un'inchiesta che affonda le radici nella storia della 'ndrangheta svelando legami con massoneria, ambienti eversivi e mondo delle istituzioni. Emergono amicizie, relazioni e collegamenti tra uomini di altissimo livello e cosche. Un sistema di potere capace di rafforzarsi, rigenerarsi e mutare nonostante le sanguinose guerre tra clan, le morti e gli arresti. Attraverso fonti giudiziarie inedite il libro dimostra come le famiglie calabresi entrino prepotentemente in alcune delle storie più oscure d'Italia: dal tentato Golpe Borghese, alla strategia della tensione, passando per il rapimento di Aldo Moro, fino ad arrivare alla P2 e agli attentati contro le istituzioni negli anni '90. Una 'ndrangheta che si infiltra ovunque: nell'economia, nel sociale, nella chiesa e negli ambienti para-istituzionali, come i servizi segreti deviati. Prefazione di Federico Cafiero De Raho

Essere sempre pronti a uccidere chiunque, anche la propria madre. Fin da bambini. È questa la cifra che contraddistingue i killer della 'ndrangheta da tutti i loro "colleghi". Lontani dai freddi professionisti della morte protagonisti di molti film americani, servono un sistema criminale da cui si lasciano istruire, formare e coinvolgere totalmente. Conoscerli ci fa entrare in un mondo segreto di cui sono l'espressione violenta. Attraverso ogni dettaglio di un omicidio, i killer ci parlano dell'organizzazione più ricca, potente e spietata del mondo, governata da un codice ferreo e feroce. Nelle pagine di questo libro, Klaus Davi ci svela dieci sconcertanti ritratti di assassini, killer che non hanno esitato a fare decine di vittime, tra cui donne e bambini. Entrare nella loro mente è un viaggio inquietante e insieme illuminante. Perché se oggi la mafia dei colletti bianchi non uccide quasi più, l'omicidio rimane un'estrema soluzione sempre ben presente nella memoria collettiva, con tutto il suo potenziale di potere e di paura. È così che la 'ndrangheta dichiara al mondo che la sua legge prevale sulla legge dello Stato. Perché dare voce ai killer? Per Klaus Davi, ricondurre le loro azioni su un piano umano è un modo per svelare il meccanismo imponente che della 'ndrangheta ha fatto un impero mondiale. E per sperimentare una via di uscita alla ineluttabilità del male.

Se un tempo i suoi affiliati andavano a dorso di mulo, rubavano polli e vacche, e l'unica risorsa di cui disponevano era la violenza, oggi la 'ndrangheta è l'organizzazione criminale più ricca e più potente al mondo, con un fatturato annuo di diverse decine di miliardi di euro, in gran parte provenienti dal traffico internazionale di cocaina. Grazie alla sua enorme capacità di stringere relazioni con il potere, si è infatti radicata in quasi tutti i continenti e ha assunto una dimensione «globale», in un singolare connubio di tradizione e adattabilità, forza d'urto e mediazione, logiche tribali e cointeressenze politico-finanziarie. Ma è anche, incredibilmente, l'organizzazione mafiosa meno conosciuta, tanto che non molti anni fa, prima della strage di Duisburg in Germania (2007), era ancora considerata una versione casereccia e «stracciona» di Cosa nostra. Eppure la 'ndrangheta ha una storia antica, che affonda le radici nella Calabria ottocentesca e nei suoi difficili, talora drammatici rapporti con il nuovo Stato italiano, ha attraversato indenne due guerre mondiali, il fascismo e la liberazione, grazie anche alle colpevoli omissioni e sottovalutazioni della classe dirigente e della magistratura, e si è sviluppata e rafforzata, cambiando pelle e diversificando la propria attività criminale, nella Prima e nella Seconda Repubblica, grazie alla debolezza della politica, delle istituzioni e dell'economia che con essa hanno scelto di convivere. Spazzando via molti luoghi comuni e alla luce di una ricca mole di documenti e carte processuali, Nicola Gratteri, un magistrato che da trent'anni è in prima linea nella lotta contro la mafia calabrese, e Antonio Nicaso, scrittore e docente universitario che da trent'anni anni la studia e la analizza in ogni suo aspetto, ricostruiscono in dettaglio tutte le fasi evolutive della 'ndrangheta e raccontano come, lungo un'ininterrotta e feroce sequenza di delitti e omicidi, di violenze e sopraffazione, si è trasformata da cosca regionale eversiva e parassitaria in sistema di potere e di governo del territorio, che sta infiltrando e inquinando pericolosamente la politica e l'economia nazionale e internazionale. Con questo libro che è, insieme, un grido d'allarme e una dichiarazione di guerra, Gratteri e Nicaso intendono farci capire quanto necessario sia combattere con ogni mezzo questo «mostruoso animale giurassico che non si estingue, perché sono ancora in tanti a proteggerlo, a tutelarlo e a legittimarlo», e spezzare quell'oscuro grumo di potere che continua ad alimentarlo.

6. TERRA NOSTRA
Un romanzo sulla Calabria criminale scritto da Amato Salvatore Campolo giovane professionista reggino, il quale ci restituisce un fazzoletto di Calabria imbastardita all’inverosimile, preda di avvoltoi pronti a cibarsi della sua carcassa e ricoprirla di cemento e sangue. Un luogo in cui vige solo ed esclusivamente la legge del più forte; un palcoscenico con tanti personaggi: politici, cravattari, criminali di vecchia data e nuove leve, uomini di chiesa, giornalisti, carabinieri e confidenti. Tutti pronti a sedersi al grande, squallido banchetto. Tutti con una loro storia. Tutti con un destino che s’intreccia. Soprattutto quello dei protagonisti di un romanzo che non spicca per la trama ma per il modo in cui è stato concepito; per la sua struttura che ben si presterebbe ad una sceneggiatura. Capu Locu e il giovane rampollo Domenico Tripodi sono gli unici che dall’inizio alla fine seguono i propri ideali, giusti o sbagliati che siano. Gli unici che emergono all’interno di una massa magmatica di cui è davvero difficile tracciare delle linee e in cui si fa molta fatica a trovare tracce di redenzione. E la forza di Terra Nostra sta proprio nel porre l’attenzione su un sottobosco che, attraverso gli occhi della finzione, potrebbe velare elementi di verosimiglianza e di aderenza ad una realtà che si fa strada attraverso i fatti di cronaca. E la legge rappresentata dal personaggio Jessica Castaldo, un maresciallo che deve far luce all’omicidio del padre e nello stesso tempo continuare la lotta contro i clan di ndrangheta. Un romanzo rilanciato e criticato più volte del noto giornalista e massmediologo Klaus Davi per la verosomiglianza ad alcuni personaggi criminali e fatti di cronaca realmente accaduti nella periferia sud di Reggio Calabria, nel cosiddetto "Triangolo delle Bermude" (copy Klaus Davi).

Un viaggio di 104 chilometri su una strada a doppio senso, stretta tra le acque del mar Jonio e le pendici dell’Aspromonte: il percorso da Reggio a Siderno dura solo un’ora e mezza di auto, ma dalla Calabria si ramifica attraverso cinque continenti e oltre quarant’anni di crimini. Dall’omicidio del potentissimo amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Lodovico Ligato fino a maxioperazioni di riciclaggio a Hong Kong; dai rapporti privilegiati coi narcos colombiani fino al brutale assassinio del giornalista Ján Kuciak e della fidanzata Martina Kušnírová, in Slovacchia; dal più grande carico di ecstasy di tutti i tempi nascosto nel porto di Melbourne fino alle guerre che stanno insanguinando i sobborghi di Montréal e Toronto: guidare sulla Statale 106 significa risalire fino alla sorgente del fenomeno globale ’ndrangheta, un’organizzazione capace di celebrare i riti ancestrali di una Madonna in lacrime mentre mette a segno spericolate operazioni finanziarie internazionali da milioni di euro. "Statale 106" è un viaggio dentro la storia e la psicogeografia, e il suo punto d’arrivo non può che essere quello di decifrare la mente degli affiliati. Con l’istinto del giornalista d’inchiesta, la passione del romanziere e l’emozione di chi racconta la propria terra d’origine, Antonio Talia ha costruito un reportage lucido e pieno di rabbia, un’immersione nel male che ha il sapore aspro della verità.

8. 'NDRANGHETA ADDOSSO.
Un libro di Cosimo Sframeli. È la storia lucida, spietata e cruda sin dagli anni ’80, una sorta di reportage di guerra dalla Calabria. Con coscienza e onestà, il libro offre l’idea di un’immanenza catastrofica della vita naturale calabrese, proprio come avviene in guerra, preda della ‘ndrangheta e di certe categorie di Istituzioni. Sembra che in questa parte del Meridione non ci siano persone che amino, che vivano, che si divertono, che ridano e piangano. In una parola: è un territorio costellato d’intense battaglie dove incombe minacciosa un’ombra nera, che tutto oscura, anche il potente sole dello Jonio. È storia vissuta in Calabria, terra di frontiera, in cui vengono esposti tanti interrogativi, considerando le difficoltà di coloro che ci vivono, e dove è descritta la sua bellezza. Un lembo di terra meraviglioso e terribile, accogliente e violento, senza speranza eppure pieno di persone per bene, con il suo splendido mare e lo sbalorditivo Aspromonte. La gente di Calabria riparte dall’onorabilità violata da quelle persone disoneste.

Il romanzo dello scrittore Mimmo Gangemi che è diventato un film, racconta la storia di un magistrato indolente costretto a diventare eroe suo malgrado. Un vecchio padrino che parla come un oracolo e dal carcere orienta le indagini. Perché quelli che sembrano omicidi di 'ndrangheta forse non lo sono. Forse hanno a che fare addirittura con le navi dei veleni e le scorie seppellite nella "spianata dell'infamia". L'anima feroce e abietta della 'ndrangheta per la prima volta racchiusa in un romanzo. Un giudice muore per mano di balordi. E i balordi muoiono per mano della 'ndrangheta, che non tollera si disturbi il prosperare dei suoi affari. Almeno, cosi sembra. Alberto Lenzi, magistrato scioperato e donnaiolo, colpito dalla morte del collega e amico, si tuffa a capofitto nelle indagini. Lo instradano in una diversa direzione le sibilline, gustose parabole di don Mico Rota, capobastone della 'ndrangheta, e il fortuito emergere di elementi legati a un traffico di rifiuti tossici. Una "commedia umana" dove si muovono personaggi verissimi, contraddittori, sfaccettati, che inseguendo il proprio meschino tornaconto arrivano tuttavia a svelare una realtà che va molto oltre la 'ndrangheta.

Andrea Galli e Giuseppe Lumia tratteggiano l'epopea di un'esistenza tenebrosa e insieme un mosaico storico, antropologico e sociale della criminalità organizzata, scavando a fondo per ricostruire la genesi di un regno del Male capace di unire globale e locale, innovazione e tradizione. Ma nemmeno il potere della 'ndrangheta è invincibile, e sul cammino del Supremo incombe un avversario più tenace, pronto a battersi senza tregua.
Questa è la storia di una lunga guerra, che affonda le radici nell'antica leggenda di Osso, Mastrosso e Carcagnosso, approda sulle coste del Sud per tramutarsi in mito fondativo, bagna di sangue una regione e si impone nelle odierne connection criminali tra gli hub e le metropoli d'Italia, d'Europa, del mondo. Una storia così terribile da trascendere quasi la realtà, e che ha un protagonista d'eccezione. Cresciuto ad Archi, antico quartiere di Reggio Calabria che affaccia sullo stretto di Messina, Pasquale Condello milita precocissimo nelle cosche, diviene fidato scudiero del potente clan dei De Stefano, killer letale della prima guerra di 'ndrangheta e stratega vincente della seconda. Fino a diventare il numero uno: il Supremo. Dal contrabbando di sigarette negli anni Settanta all'esplosione del narcotraffico su scala internazionale, passando per le confluenze con sfere corrotte dell'imprenditoria, della politica e della massoneria deviata, lo scenario in cui si esprime l'irresistibile ascesa di Condello copre trent'anni di Repubblica italiana, lasciando un'interminabile scia di efferati delitti.

La redazione Blog GiallieNeri 

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