lunedì 8 novembre 2021

Vi presentiamo il I° volume di "Milano noir: le indagini del commissario Battiston"

Trama
Milano, anni ‘70, il suo centro, le sue periferie: un Ispettore di Polizia che ama molto il suo lavoro e moltissimo la collega che gli spediscono in “punizione” da Venezia. Sullo sfondo di una metropoli fascinosamente grigia, si dipanano tra nebbie, smog, brina e ombre lunghe queste prime inchieste di Stefano Battiston, un poliziotto serio, molto “italiano” e per nulla “americano”; e cresce il sentimento che lo unisce, in un trio di ferro, alla sua compagna Samuela, timida ma dotata di un karate micidiale, e al suo amico Antonio Vìcari, gentiluomo siculo che, dopo una vita di lavoro fianco a fianco, gli dà ancora del “voi”. Proprio come si usava una volta...
Sette racconti che ci portano per le strade di una Milano ricca di atmosfere diverse. Una scrittura fluida che ci conduce dritti al fulcro delle indagini. Due protagonisti a cui vi appassionerete fin dalle prime pagine.

Itinerari Gialli&Neri: Vigata, Montelusa e Marinella, le città immaginarie dello scrittore Andrea Camilleri.

I romanzi e la fiction Tv del "Il commissario Montalbano" hanno ridisegnato la mappa della Sicilia. Vigata, Montelusa, Marinella sono luoghi che non esistono nella realtà, ma solo nella mente (e nella penna) di Andrea Camilleri. Con tutto il successo che la Tv ha portato, tutta la provincia di Ragusa viaggia oggi tra realtà e fiction, motivo per cui è tanto amata dai turisti appassionati del genere, che oggi ovviamente affollano i luoghi del commissario di polizia più famoso d’Italia.

I luoghi di Montalbano

Ecco dove sono veramente le cittadine in cui sono ambientate le rocambolesche avventure di Salvo e dei suoi colleghi.

Vigata

La cittadina immaginaria è un insieme di location prese un po’ qua e un po’ là tra la provincia di Ragusa e di Agrigento. Chi arriva a Porto Empedocle troverà il cartello di benvenuto che indica “Porto Empedocle Vigata”. Per onorare Andrea Camilleri, autore dei romanzi nato proprio qui, e la fama derivatagli dal successo letterario, il Comune siciliano ha deciso di aggiungere al proprio nome anche quello della cittadina immaginaria. La Piazza del Duomo e la Chiesa di San Giorgio sono quelle di Ibla, la parte antica di Ragusa, così come molte delle strade. La Chiesa di Santa Maria delle Scale fa da sfondo a uno scippo nell’episodio Il gatto e il cardellino, e scorci del Giardino Ibleo si trovano in La luna di carta. Il Circolo di Conversazione di Ibla è stato il set delle scene dell’episodio L’odore della notte e la trattoria La Rusticana è quella che nella fiction si chiama Da Calogero.

Montelusa

È dove si trova il commissariato in cui lavorano Salvo Montalbano, Mimì Augello, Giuseppe Fazio e Agatino Catarella. Montelusa non esiste nella realtà, ma il commissariato è l’edificio del Comune di Scicli, sempre vicino a Ragusa, e la stanza del Questore Luca Bonetti Alderighi è nella realtà l’ufficio del Sindaco. L’indirizzo è via Francesco Mormina Penna, 2. Scicli è una bellissima città barocca e insieme ad altri sette comuni è nella lista delle Città tardo barocche del Val di Noto. Il suo centro storico è stato insignito del titolo di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco. Molte scene di Montelusa sono state girate ad Agrigento. Scrive lo stesso Camilleri: “Agrigento sarebbe la Montelusa dei miei romanzi, però Montelusa non è un’invenzione mia ma di Pirandello, che ha usato questo nome molte volte nelle sue novelle: l’Agrigento di oggi la chiamava Girgenti e anche Montelusa, e io gli ho rubato il nome, tanto non può protestare”.

Marinella

È dove c’è la casa del commissario Montalbano, con la sua splendida terrazza affacciata sulla spiaggia. Marinella è un nome inventato da Camilleri, ma quella che si vede nella fiction è Punta Secca, una frazione del comune di Santa Croce Camerina, a 20 km da Ragusa. Punta Secca è un piccolo borgo marinaro. La gente del posto lo chiama “a sicca” (la secca) probabilmente per la presenza di una piccola formazione di scogli di fronte alla spiaggia di levante. Il mare che si vede dalla terrazza e in cui nuota Salvo tutte le mattine è quello del canale di Sicilia. La casa di Salvo è in realtà un bed and breakfast e si trova proprio nel centro storico del borgo, in via Aldo Moro 44. Un tempo aveva un altro nome, ma dopo il successo della serie televisiva ha deciso di chiamarsi La casa di Montalbano. Giusto per non sbagliare indirizzo. Gli ospiti del b&b posso fare colazione sulla terrazza di Salvo e intrattenersi nel salotto che, nella fiction, viene trasformato nella stanza da letto del commissario. Per dormire invece si va in una delle quattro camere, tre delle quali al piano superiore, che non sono mai state mostrate in Tv. Per ora.

La bellezza della tranquillità

Ci sono alcuni posti che per loro stessa natura o per il carattere dei propri abitanti, inducono facilmente uno stato di rilassamento. La costa sud-orientale della Sicilia, affacciata sul Mar Mediterraneo e sull’Africa, è esattamente uno di questi luoghi. Ovviamente ci sono posti, come Marina di Ragusa per esempio, che sono rinomati per la vita notturna. Ma altri, come Casuzze, Punta Secca o Caucana, sono dei villaggi di pescatori dove il tempo sembra essersi fermato. Ed è probabilmente questo il motivo per cui molti di questi sono stati scelti come location per le riprese della serie dedicata a Montalbano. Questi luoghi catturano perfettamente l’atmosfera dei romanzi di Camilleri. Nonostante richiamino ormai un gran numero di turisti, che vengono soli o con tour organizzati, i paesi rimangono molto tranquilli  e mantengono la propria personalità.

La redazione Gialli&Neri


"Cave Bestiam" il giallo-storico ambientato nel XV secolo della scrittrice Giovanna Barbieri


Sinossi 
Carnevale 1484 d. C. Tra feste, scherzi carnevaleschi e misteriose strigarie gallesi, Goffredo è inviato a Venezia in una delicata missione di spionaggio, mentre Edmundo accetta di dare la caccia alla Bestia infernale che si nasconde nella bruma e sta trucidando i fanciulli lagunari. 

Stralcio
….Edmundo ricacciò indietro i ricordi e oscillò, prossimo allo svenimento, tuffando una mano nel borsello. Non aveva più il fisico per certe cose. 
Saldò il debito e sgusciò fuori dalla taverna, stringendosi il capo tra le mani. Sentì le onde leggere che s’infrangevano contro le sponde delle calli e i piccoli sandoli e mascarete, che i veneziani usavano per spostarsi nei canali, sbattevano contro gli argini. 
Tutto odorava di pesce marcio, d’acqua stagnante, d’alghe salmastre e di sale. Un odore spiacevole che restava in gola a lungo e si sforzò di non vomitare l’anima. 
S’appoggiò al muro di una casa, respirando a fondo, e all’improvviso ricordò il suono agghiacciante che aveva udito, prima di ritirarsi con la cortigiana. 
Il grido d’agonia e spavento che era riecheggiato a lungo. Anche la cortigiana era impallidita, terrorizzata, e l’aveva trascinato quasi di corsa dentro la topaia. Era sgattaiolata all’esterno solo all’alba.
«Un grande animale selvatico, di sicuro. Forse uno di quelli ammaestrati dai domatori, anche se di solito non sono rilasciati neppure di notte» borbottò scacciando le reminiscenze confuse e stringendosi il mantello pesante intorno al corpo. 

«Ti senti bene? Hai bisogno di un medico?» 

Edmundo piegò con affanno il collo verso l’alto, mettendo a fuoco l’uomo che gli aveva rivolto la parola: un giovane schiavo dell’est o un arsenalotto straniero, senza dubbio, considerata la sua stazza e l’altezza. 

«No, grazie. Ho solo bevuto troppo ieri sera. Mi riprenderò presto, non preoccuparti.»

Il ragazzone inarcò entrambe le sopracciglia, dubbioso, e si sistemò meglio la berretta sopra i riccioli chiari. «Stai attento al pericolo che riserva la notte. Traballare ubriachi in giro per le calli durante il Carnevale non è una buona scelta, soprattutto a causa del caligo.»

«Lo terrò a mente, sior…?» gli domandò, incuriosito dal suo atteggiamento. 

«Garric» rispose secco.

L'autrice 
Giovanna Barbieri nasce a Verona il 15/01/1974 e risiede ad Arbizzano di Valpolicella, comune di Negrar, Verona. Laureata in Scienze Politiche con indirizzo internazionale, per alcuni anni lavora come contabile e impiegata amministrativa. Dal 2014 lavora come editor freelance presso https://www.editorgiobarbieri.it/. Appassionata da anni di Medioevo, alto e basso, nel 2013 apre un blog a tema medievale, dove posta numerosi articoli riguardanti la vita del periodo. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati dai blog e siti di storia: Italia medievale, Il Medioevo non è stata un’epoca buia, Medioevo tra luce e buio; racconti; recensioni di libri e film e altro ancora.  


Redazione Gialli&Neri 


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