1) Benvenuto su "Gialli & neri", Salvatore. Cosa significa scrivere per te?
Grazie a te per l’invito e per l’intervista. Oltre la passione per me scrivere è diventato una cura, ho bisogno di creare per superare delle difficoltà della vita.
2) Quando hai pubblicato il primo libro? È stato difficile?
Il mio primo libro è stato nel 2010, ho creato un libro fotografico intitolato “Filo invisibile”. È stato un progetto per aiutare un’associazione di una malattia rara. Scrivere questo libro non è stato difficile, perché essendo fotografo mi è stato facile produrre delle immagini di qualità e inserirle nel libro. Invece ,tutto è stato difficile quando ho pensato di creare dei racconti gialli. Quando si inizia una nuova attività non è sempre così facile come si pensa, ci sono tante situazioni da valutare e da imparare.
3) Quali sono gli ingredienti che servono in un giallo?
Gli ingredienti sono tanti, ma possono anche essere pochi, l’importante è che questi ingredienti si mettono insieme in modo giusto per creare curiosità e coinvolgere il lettore nella trama.
4) Da dove nasce la storia di "Le indagini del commissario Vallone"?
Questa è una bella domanda è difficile da spiegare. Le storie che scrivo sono tutte di fantasia. Ma le creo in modo da essere più realistiche possibile. Il commissario Vallone è nato mentre pensavo alla crudeltà dei pedofili, le persone adulte che approfittano dei bambini innocenti. E questo mi fa rabbia.
5) Il punto forte? E di debolezza del tuo libro?
Personalmente non posso dirti che il mio racconto non ha punti deboli e né forti, sono i lettori che decidono il destino di un libro. Per me è fantastico.
6) Ti ha aiutato l’utilizzo dei social network per la promozione?
Credo di sì, ho conosciuto tante persone che mi hanno detto che il libro è piaciuto.
7) Stai lavorando a un nuovo libro? Se sì, può darci qualche anticipazione?Ho molte idee, ma proprio in questi giorni è uscito un nuovo libro, un thriller mozzafiato ambientato in America intitolato: “La baia di Miami”.
8) Ti ringrazio per il tempo dedicato, vuoi dirci ancora qualcosa?
Grazie a te e a tutti i partecipanti del blog. L’ultima cosa che vorrei dire è che nella vita bisogna emozionarsi per fare emozionare.
La redazione Gialli&Neri
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