1) Benvenuta su “Gialli & neri”, Pamela. Cosa significa scrivere per te?
Innanzitutto ringrazio Gialli &neri per l’occasione di rispondere a questa interessante intervista.
Scrivere mi aiuta a evadere con la mente, slego la fantasia dalle catene e lascio correre i pensieri liberi senza restrizioni in cerca di una storia da raccontare.
2) Quando hai pubblicato il primo libro? È stato difficile?
“Un caffè per la vittima” è il mio primo romanzo pubblicato a fine maggio del 2021. Io, che di solito sono baciata dalle perenne sfortuna, come la protagonista del libro, devo ammettere che in questo caso sono stata fortunata. Dopo aver fatto una cernita delle case editrici che non fossero a pagamento e poco serie ho inviato il romanzo e nel giro di pochi mesi ho avuto diverse proposte di contratto. Ammetto che è stata una vera sorpresa, pensavo di dover attendere parecchio tempo per avere delle risposte positive e invece…
3) Quali sono gli ingredienti che servono in un giallo?
In questo caso ti rispondo come lettrice: come in tutti i gialli non deve mai mancare un omicidio e un intreccio dei personaggi che spinga chi legge a porsi delle domande sul probabile assassino , a mano a mano che si prosegue nella lettura deve crescere la curiosità.
4) Da dove nasce la storia di “Un caffè per la vittima”?
L’idea per il romanzo mi è venuta dopo aver assistito alla presentazione del libro di una nota scrittrice nella biblioteca del mio paese. In quel periodo stavo scrivendo un romanzo giallo ambientato negli anni Trenta e per documentarmi su quel periodo avevo letto una trentina di libri in meno di tre mesi. Avevo la mente un po’ affaticata, così acquistai il romanzo giallo della scrittrice. Dopo averlo letto mi venne in mente una trama e così iniziai quasi per gioco a scrivere le prime pagine, seguendo il filo dei pensieri, ma poi non sono riuscita più a smettere.
5) Il punto forte? E il punto di debolezza del tuo romanzo?
Una domanda davvero interessante! Devi sapere che sono una persona piuttosto autocritica e difficilmente mi faccio delle lodi: preferisco che siano gli altri a farmene.
Questo è un romanzo giallo ma con toni ironici, perché alle volte, soprattutto in questo momento si ha bisogno di evadere e sorridere.
Il punto forte del romanzo?
Secondo la giornalista Alessandra Trotta di News24.it, è l’architettura del romanzo e le do ragione. Ho fatto regista ad una storia che appare semplice, ma si complica sempre di più con l’aggiunta di nuovi elementi, sino alla soluzione finale, inattesa e geniale come nella migliore tradizione giallistica. Ma come dicevo, preferirei che fosse chi lo legge a trarne i punti di forza, per cui cito alcune delle recensioni al libro che ho trovato più convincenti:
Secondo la giornalista Lina Senserini: Un caffè per la vittima è uno di quei libri che inchiodano il lettore, pagina dopo pagina. Qualcuno potrebbe obiettare che è un giallo, dunque non potrebbe essere altrimenti. Invece non è scontato né usuale. Soprattutto quando a scrivere è un’autrice esordiente, come Pamela Luidelli, che tra le altre cose ha avuto la capacità di creare un amalgama omogeneo di situazioni e personaggi, estremamente ricco e vario.
Secondo il giornalista Gabriele Farina: Pamela Luidelli è brava a costruire un intreccio interessante, a lanciare ami che recupera in momenti diversi, a sollevare dubbi nel lettore. Lo invita a ipotizzare, a farsi domande, anche a darsi risposte… che solitamente risultano sbagliate. Apre mille porte e sta al lettore controllare che all fine siano state chiuse tutte.
Il punto di debolezza del romanzo?
È il mio primo romanzo, quindi ho ancora una lunga strada da percorrere per migliorarmi, per crescere come scrittrice. Come dicevo in una domanda precedente sono molto critica con me stessa. Lascerò come sempre ai lettori questo arduo compito. E come sempre accetterò le critiche costruttive che servono per crescere
6) Ti ha aiutato l’utilizzo dei social network per la promozione?
Come per molti esordienti scrittori i social aiutano molto, come le recensioni dei veri lettori.
7) Stai lavorando a un nuovo libro? Se si, puoi darci qualche anticipazione?
La mia mente è sempre in movimento, ho già ultimato il secondo romanzo con la simpatica e sfortunata Beatrice e mi sto dedicando a una nuova narrazione, sempre un giallo ma con nuovi personaggi. In questa nuova avventura mi sto avvalendo della collaborazione del campione italiano di pugilato pesi medi massimi Adriano Sperandio, dato che tratterrò l’argomento del pugilato.
8) Ti ringrazio del tempo dedicato, vuoi dirci ancora qualcosa?
Intanto, è stato un vero piacere rispondere a queste domande. Vorrei aggiungere a chi guarda tanta televisione di spegnere il televisore e leggere un bel libro di qualunque genere sia non ha importanza, lasciatevi cullare dalla storia, vedrete che non ve ne pentirete!
Redazione Gialli&Neri
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