martedì 2 novembre 2021

"Omicidio nel milanese" è il primo racconto della collana gialli di Amato Salvatore Campolo


Amato Salvatore Campolo
La trama.
A scuotere la tranquillità del Brigadiere Pino Gullì è un omicio di mafia eseguito in pieno giorno per le vie di Corsico nel lontano 1998. Grazie a questo omicidio, il Brigadiere Gullì scopre l’esistenza di altri gruppi criminali oltre a quelli già conosciuti dalla legge, che si stavano impossessando delle attività commerciali in contrasto con la famiglia Minniti. Le indagini porteranno allo smantellamento del clan Falduto operante nei quartieri a sud di Milano ma senza disturbare la latitanza del boss “Testuzza”…
 
L'autore. Amato Salvatore Campolo, nato a Reggio Calabria il 27 gennaio 1987, diplomato geometra all'istituto tecnico statale "Augusto Righi". Oggi libero professionista nel campo dell'edilizia in provincia di Milano ed appassionato di libri e film genere thriller-noir. Nei primi mesi del 2021 in un periodo particolare della sua vita scrive il primo romanzo: Terra Nostra, ambientato in Calabria e pubblicato dalla SusilEdizioni, per poi continuare con una collana di racconti gialli tra cui il primo è "Omicidio nel milanese" uscìto a ottobre.


2 novembre 2021,
Staff "Gialli & neri"

L'intervista alla scrittrice Margherita Guglielmino che ci parla del suo romanzo "Un letto troppo affollato"


1)Benvenuta su "Gialli & neri", Margherita. Cosa significa scrivere per te?

Ciao e grazie per questa bella opportunità che mi state offrendo. Scrivere per me è un’esigenza naturale, non sono io a decidere di farlo, ma è la scrittura ad impossessarsi di me ed io la lascio fluire, finché si esaurisce da sola e non riesco più a scrivere nulla.

2) Quando hai pubblicato il primo libro? È stato difficile?

Il mio primo romanzo “Una bellissima storia sbagliata” è stato pubblicato a settembre 2020, esattamente un anno prima di “Un letto troppo affollato”, anzi i miei editori hanno deciso di fare uscire il mio giallo per festeggiare l’anniversario del mio primo libro. In realtà è stato tutto surreale: eravamo in pieno lockdown e mi dilettavo a scrivere dei post su Facebook, una mia amica mi dice che quando vede dei post lunghi, di solito passa avanti, ma se li scrivo io si sofferma, perché io scrivo bene e mi invita a scrivere qualcosa. Io le dico che avevo mezzo romanzo nel mio computer e lei mi risponde finiscilo che poi ti do il contatto di mio cugino che fa l’editore. A lavoro finito, ho inviato il mio manoscritto alla GAEditori e dopo due giorni avevo un contratto da firmare sulla mia scrivania. Lì è iniziato il mio sogno e spero di non svegliarmi!

3) Quali sono gli ingredienti che servono in un giallo-thriller?

Il genere giallo-thriller mi ha sempre affascinata, adoro Camilleri, Faleti e Carrisi, loro sono dei maestri nella costruzione della storia, la suspence cresce fino all’ultima riga, i loro scritti non sono mai banali e i colpi di scena non mancano fino alla fine. Credo che quelli che ho elencato siano gli ingredienti fondamentali di questo genere.

4) Da dove nasce la storia di "Un letto troppo affollato"?

Ho iniziato a scrivere “Un letto troppo affollato” quando non avevo ancora finito di scrivere “Una bellissima storia sbagliata” che è un romance. Non so come spiegarti, hai presente il film Matrix? Ecco, io nella mia testa vedo scorrere le immagini, i personaggi e archivio in cartelle i miei progetti, riesco a lavorare su più fronti, senza ovviamente dimenticare che io non sono una scrittrice, ma una maestra prestata alla scrittura. Per tornare alla tua domanda la storia nasce dalla mia voglia di spiegare come può essere forte l’amicizia tra donne, anche quando un uomo si mette di mezzo. L’idea di ambientare tutto in un commissariato, in un paesino tranquillo di provincia, dove iniziano a sparire misteriosamente dei negozianti e tocca proprio alle mie tre poliziotte indagare, nasce dalla mia passione per il genere giallo.

5) Il punto forte? E di debolezza del tuo libro?

Il punto di forza sicuramente la passione che ci ho messo e la ricerca. Nulla è lasciato al caso, ho studiato leggi, autopsie, codici, coadiuvata da alcuni amici dell’Arma e della Polizia di Stato che mi hanno dato delle dritte. Il punto debole non lo so, chiedo sempre ai miei lettori se l’impalcatura che ho costruito regge, perché scrivere un giallo è davvero difficile. Non so se i miei lettori saranno soddisfatti, al momento le critiche sono positive e io mi sono divertita a scriverlo, quindi va bene così.

6) Ti ha aiutato l’utilizzo dei social network per la promozione?

Certo, sono presente con la mia pagina “I libri di Margherita”, frequento vari gruppi dove cerco di promuovere i miei libri, ma in questo “lavoro”( ebbene sì è diventato quasi un lavoro), non sono sola, ho l’aiuto delle mie amiche Tiziana e Beatrice, che io scherzosamente chiamo le mie P.R.

7) Stai lavorando a un nuovo libro? Se sì, può darci qualche anticipazione?​

Al momento ho un po' di progetti, uno top secret, che riguarda i miei alunni. L’altro che è lo scheletro del mio prossimo romanzo, riguarda una vicenda familiare che si snoda tra la Sicilia e l’Irlanda, ma il mio sogno è che “Un letto troppo affollato” diventi una serie, infatti il sottotitolo è “Una pistola per tre”. Questo appena pubblicato è il libro di Marta, prossimamente vorrei scrivere i libri di Eva ed Emma, le mie tre poliziotte.

8) Ti ringrazio per il tempo dedicato, vuoi dirci ancora qualcosa?

Sono io che ringrazio voi, per noi autori sconosciuti non è facile farsi conoscere, quindi grazie per l’opportunità e alla prossima!


2 novembre 2021,
Redazione Gialli&neri

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