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domenica 5 dicembre 2021

L'intervista: il successo della scrittrice e regista siciliana Valentina Gebbia, con la serie TV "Mangiaracina Investigazioni"

1. Un benvenuto a Valentina Gebbia su Gialli e Neri. Ti ringraziamo per la tua disponibilità e iniziamo subito con la prima domanda. Com’è nata l’idea della serie TV "Mangiaracina Investigazioni"?
Realizzare la serie TV “Mangiaracina Investigazioni” è stato il compiersi di un sogno iniziato venticinque anni fa, quando ho dato una svolta radicale alla mia vita e ho scritto il mio primo romanzo, “A qualcuno piace il caldo”, del quale ho pagato le spese di pubblicazione contro il parere di tutti, e che, però, mi ha aperto una nuova strada, quella che mi urgeva dentro da quando ero bambina: essere una scrittrice. Ho inventato la stramba famiglia Mangiaracina che s’improvvisa investigatrice per cause di forza maggiore e da lì non mi sono più fermata, pubblicando il resto della serie e numerosi altri romanzi e racconti in antologie prestigiose, anche con editori di fama internazionale. Un mio libro sugli sbarchi di migranti a Linosa, “Metà bianchi metà neri” è stato adottato come libro di testo in Germania nel corso di italiano alla Dante Alighieri e incontrare i lettori tedeschi che ripetevano le mie parole in un italiano carico di rispetto e attenzione, è uno dei ricordi più belli che custodisco della mia vita da autrice.

Come ti sei avvicinata nel mondo del cinema? Quali sono state le tue prime produzioni cinematografiche prima del successo internazionale su Amazon Prime Video?

Tutti hanno sempre detto che la mia fosse una scrittura “cinematografica”, perché il lettore riusciva a “vedere” e non solo a leggere tutto quello che raccontavo e, in effetti, il cinema è sempre stato l’amore della mia vita e così, ho cominciato a coltivare un altro sogno, quello di trasformare i miei romanzi, i miei scritti, in film. Ho studiato regia, visto che mi sono abituata spesso a fare da sola, e ho cominciato con cortometraggi e documentari, anche premiati, poi il lungometraggio “Erba Celeste” sull’uso terapeutico della cannabis che ha girato il mondo, premiato anche in Brasile, poi “Chi ha paura di Giuliano?” sulle rivelazioni sconvolgenti che riguardano il famoso bandito Salvatore Giuliano e infine “Mangiaracina Investigazioni”, quattro puntate di giallo in salsa palermitana, suspense e divertimento, temi importanti e una Palermo bellissima.

Ti aspettavi questo successo? 
Mi emoziona molto ricevere commenti e plausi da tutte le parti del mondo, sembra impossibile e invece sta accadendo davvero. Amazon Prime Video è una delle piattaforme più viste e importanti del pianeta e ritrovarmi ai primi posti nei motori di ricerca, fa venire la pelle d’oca. Non mi è stato mai regalato nulla, tutto è frutto di enormi sacrifici e di una testa così caparbia che più non si può. I costi, in termini di tempo, speranze deluse, porte in faccia, scherno, tradimenti, ingiustizie, sono stati tanti e davvero ingenti, ma sono abituata a chiamare i problemi “opportunità” e mi alleno ogni giorno a perdonare e sorridere alla vita, il bicchiere sempre mezzo pieno e la fiducia in aiuti invisibili pronti a mettere a posto le cose.

Chi sono gli attori di "Mangiaracina Investigazioni"?

Mangiaracina Investigazioni è anche l’occasione di dare spazio a professionalità e attori siciliani di valore, che non hanno ancora avuto l’opportunità di una vera ribalta nazionale o internazionale, come il bravissimo Massimo Marotta che interpreta Terio Mangiaracina, la sorella Fana interpretata da una meravigliosa Sabrina Lembo, l’affascinante Anna Attademo o la splendida Miriam Taze, o il divertente Salvo Ficano nei panni di un parcheggiatore che tutti gli spettatori amano. Ma i nomi sono tanti e vi conviene guardare la Serie, per non perderveli.

Come sei riuscita a realizzare il tuo sogno? Quali sono state le maggiori difficoltà?
Abbiamo lavorato con un piccolo budget, con il contributo del Comune di Palermo e usando il mio premio alla sceneggiatura ottenuto dal MIBAC. Il resto, qualche sponsor, qualche gratuità e tanto impegno personale, di ogni tipo. Con i sogni è così, non bisogna arrendersi mai. Ci sono voluti quasi cinque anni e, quando pensavo di aver superato gli scogli più alti, ultimando la lavorazione, mi sono resa conto che il vero ostacolo era la distribuzione. Pensavo di poter contare sulla RAI, visto che avevo vinto un bando con la Sicilia Film Commission e la RAI, ma qual bando - vedi che destino - era stato disatteso e così ho cominciato a bussare a tante di quelle porte da sbucciarmi le nocche delle mani, finché non ho trovato un distributore collegato a Prime Video e abbiamo tentato anche lì, pieni di speranza. Siamo stati fortunati.

Cosa ti aspetti per il futuro? Ci sarà la seconda stagione della serie TV?

Adesso tutti mi chiedono della seconda stagione e io ho solo una risposta: cerco produttori che investano, anche la stessa Prime Video per esempio, o finanziatori che s’innamorino della famiglia Mangiaracina. Con i libri è accaduto così: la casa editrice E/O ha letto il primo libro e si è appassionata alle vicende dei Mangiaracina, così mi hanno pubblicato tre dei cinque libri finora darti alle stampe. Cerco finanziatori in Italia ma anche negli Stati Uniti, visto che lì la serie piace. Di sicuro, non posso più andare avanti da sola. Per questo, invito tutti a fare passaparola, a parlarne, parlarne il più possibile. E’ l’unica cosa che conta per le realtà indipendenti come la nostra.


7 dicembre 2021
La redazione "Gialli e Neri"

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