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mercoledì 10 novembre 2021

L'intervista a Tiziana Fasoli che ci racconta del suo giallo-storico "La morte di Antonio e Cleopatra"


1) Benvenuta su "Gialli & neri", Tiziana. Cosa significa scrivere per te?
Grazie per l’invito. Per me scrivere significa potersi immergere in un mondo meraviglioso fatto di ambienti, personaggi, storie che diventano reali. Ogni volta che inizio a scrivere, inizia una nuova emozione, iniziano nuove amicizie, nuovi coinvolgimenti in nuove storie. Scrivere non è solo mettere insieme delle parole intervallate dalla punteggiatura, ma significa vivere tante vite, tante quante sono i personaggi che ti circondano.

2) Quando hai pubblicato il primo libro? È stato difficile?
Ho sempre scritto fin da piccola, ma solo per me stessa, inventando storie con personaggi reali o fantastici. Poi nel maggio del 2008 è arrivata la pubblicazione del mio primo libro. È stato un salto nel vuoto. Mi sono messa in gioco partecipando a un concorso letterario e mai avrei immaginato di vincerlo. Questo mi ha permesso di avere contatti con un editor che mi ha dato ricchi consigli su come smussare tanti spigoli che lo scrittore non può vedere da solo. A questo è seguita la cura della copertina e infine la pubblicazione. Vampiri, licantropi e altre creature sono così uscite dal cassetto della mia fantasia per essere messe su carta. Difficile? Diciamo che niente è facile. È stato un inizio. La spinta che mi ha detto che potevo andare avanti.

3) Quali sono gli ingredienti che servono in un giallo-storico?
Un giallo-storico, come un buon piatto, deve avere le giuste quantità di ogni ingrediente. Innanzitutto, deve essere immerso in un contesto storico ben preciso, dando al lettore diversi spunti e punti di riferimento a partire dai personaggi che possono essere più o meno descritti nei libri di storia con le loro caratteristiche fisiche, ma anche caratteriali attraverso una profonda ricerca degli stessi.
Il giallo poi è quel pizzico di sale in più che dà sapore al libro, che tiene sulle spine il lettore fino all’ultima pagina.  

4) Da dove nasce la storia di "La morte di Antonio e Cleopatra"?
Questo romanzo dal titolo “La morte di Antonio e Cleopatra” edito dalla Bookroad inizia da una mia idea martellante che la storia è raccontata sempre dai vincitori, invece, in questo romanzo viene raccontata la vita di un’antieroina. È strano in questa società dove si può essere eroi per cinque minuti di gloria... Ebbene, tutti conosciamo la storia di Cleopatra e Antonio: i due amanti che osarono sfidare Roma. Di questi vinti se ne perdono le tracce tra le pieghe della storia e non si sà più niente di loro. Oso pensare che con questo romanzo ho potuto dar voce a chi non ha avuto modo di parlare. Mi è piaciuto immaginare che questa ragazzina ha provato a mettersi contro Roma. Una principessa senza regno di quasi dieci anni dal viso e il naso troppo lunghi, dalle labbra carnose e gli occhi marroni. Guardandosi allo specchio sà che le sopracciglia sottili danno al suo sguardo un’impressione accigliata. Non si trova bella, forse neanche troppo divertente, ma è consapevole della sua intelligenza, un pò come sua madre, la grande regina Cleopatra che in molti hanno voluto far passare per una meretrice. Una ragazzina che può essere paragonata a un’adolescente del duemila che cerca di collocarsi nel difficile mondo di oggi; che deve superare ostacoli in apparenza insormontabili. È attenta e riflessiva, ma al tempo stesso impulsiva e interessata a quanto la circonda. In più, Cleopatra è veramente morta per il morso di un aspide? Ma soprattutto, dove è sepolta? È sepolta insieme a suo marito? Dove? 

5) Il punto forte? E di debolezza del tuo libro?
La forza del romanzo sta nella sua semplicità e scorrevolezza. A tratti è divertente, anche se non tralascia qualche lacrima di commozione. I personaggi sono un po’ folli; vorrei permettermi di dire che sono veri, non costruiti, con i loro pregi e i loro difetti, con personalità sfaccettate in cui ognuno di noi può rispecchiarsi e immedesimarsi.
La debolezza potrebbe consistere nel fatto che ci sono diverse descrizioni di monumenti che qualcuno non avvezzo a questo genere di cose potrebbe trovarre noiose (al contrario, altri potrebbero trovarle interessanti).

6) Ti ha aiutato l’utilizzo dei social network per la promozione?
In parte. Certo, i social network al giorno d’oggi sono una bella vetrina, quindi è possibile postare una foto divertente, accattivante, che possa attirare il lettore, ma il contatto con le persone non ha prezzo; parlare con le persone, scambiare idee, ricevere giudizi positivi o negativi che siano è un riscontro reale di ciò che si è fatto, di ciò che si è costruito e ti aiuta a crescere.

7) Stai lavorando a un nuovo libro? Se sì, può darci qualche anticipazione?​
Sono in molti ad avermi chiesto se questo romanzo avrà un seguito. Molti chiedono anticipazioni su cosa accadrà ai personaggi in quanto incuriositi dalle loro vicissitudini. Sto lavorando al secondo volume di “La morte di Antonio e Cleopatra” che a differenza del precedente ambientato in Egitto, questo avrà come scenario Ficana che è l’antico nome di Acilia, un quartiere di Roma. Questo era abitato da prima della venuta del re Anco Marzio. C’erano templi, paludi, domus...

8) Ti ringrazio per il tempo dedicato, vuoi dirci ancora qualcosa?
Se posso, vorrei consigliare alle persone di leggere, che sia un romanzo, o un fumetto, o altro, tutto è cultura, accrescimento della propria persona. 

Redazione Gialli&Neri

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