Esplora il blog
lunedì 29 novembre 2021
"Il tesoriere" il romanzo d'esordio di Gianluca Calvosa
"Delitto sotto le torri" del giovane scrittore Luca Viozzi ispirato ad un fatto realmente accaduto
La nostra intervista allo scrittore noir più seguito d'italia Paolo Roversi
domenica 28 novembre 2021
"I quattro cantoni" l'ottava indagine di Lolita Lobosco della scrittrice Gabriella Genisi
sabato 27 novembre 2021
"Mangiaracina investigazioni", la serie tv ambientata a Borgo Vecchio sbarca su Amazon Prime Video
Sinossi
Notte d’agosto, scirocco. Un cadavere sfigurato viene ritrovato sulla spiaggia di una borgata marinara palermitana. Addosso ha degli inquietanti segnali: una coda di cavallo stretta tra le mani e un osso d’oliva nell’ombelico. Il caso si presenta subito parecchio complicato e, in vista di Ferragosto, c’è il rischio di trovare un colpevole qualsiasi per poi riparlarne a settembre. Allo scopo di salvare l’autore del ritrovamento, Terio Mangiaracina, pescatore-per-caso e possibile assassino, la straripante sorella Fana s’inventa la sgangherata Mangiaracina Investigazioni e decide d’indagare autonomamente sul delitto. Con l’aiuto della madre laureata in “autobus”, il coinvolgimento del confusionario quartiere di Borgo Vecchio e del cugino carabiniere, il caso sarà risolto fra malocchi, tradimenti e vertigini amorose, immersi nelle suggestioni antiche e moderne di una città Patrimonio dell’Umanità, affascinante e misteriosa, mosaico di culture e d’emozioni senza tempo: Palermo.
Produzione
Si tratta di una produzione indipendente, una coraggiosa produzione low cost che non si è mai arresa lungo il percorso irto di difficoltà, con la regia della stessa Valentina Gebbia e una troupe interamente siciliana. Un’opportunità per dare valore e chance alle professionalità tecniche del territorio, e ad attori bravi e carismatici, spesso abituati solo a raccogliere le briciole delle grosse produzioni che volentieri girano in Sicilia, come il protagonista Massimo Marotta, Sabrina Lembo, l’affascinante Anna Attademo, l’esordiente Marianna Ruina nel ruolo della mamma Assunta, o Miriam Taze, palermitana di origini multi-sfaccettate, che parla con l’accento più tipico di tutto il cast. La Serie ha uno stile suo, indolente come il palermitano classico, surreale a tratti e con un sapore di tenerezza in filigrana che la rende adatta agli spettatori di ogni età, capace di invitare alla condivisione e al calore familiare che in tanti hanno riscoperto per le vicissitudini che stiamo vivendo.
venerdì 26 novembre 2021
«Blanca» la grande fiction di Rai1 tratta dai libri della scrittrice Patrizia Rinaldi
Vi presentiamo "Il signore di notte" di Gustavo Vitali
giovedì 25 novembre 2021
Il prologo dello straordinario Noir "Suburra" di Bonini e De Cataldo
martedì 23 novembre 2021
Un estratto di "La volpe dei Balcani" di Alex Zancai
News novembre: La stanza delle illusioni di Diego Pitea
domenica 21 novembre 2021
Vi presentiamo il thriller di Marco Eletti
L'estratto del nuovo thriller di Paolo Roversi "Black money"
sabato 20 novembre 2021
"IL CASO VERSACE", il libro del giornalista di Vanity Fair che racconta nei dettagli il caso sull'omicidio Gianni Versace
venerdì 19 novembre 2021
Vi presentiamo "Giallo miele" il romanzo di Enrico Pasini
giovedì 18 novembre 2021
I luoghi del romanzo giallo-politico “L’alito rovente del Drago”
L’intreccio giallo sulle trame nere dei primi anni ’70 ci porta innanzitutto dalle verdi periferie del veneziano alla città di Mestre, luogo natale dei due investigatori, milanesi d’adozione, protagonisti del romanzo. Mestre è una città che qualcuno chiama “piccola Milano”, non certo perché abbia il fascino e la bellezza della metropoli meneghina, ma perché comunque dal dopoguerra si è talmente sviluppata da offrire i servizi di un capoluogo di provincia o di regione.
Il suo scorcio più affascinante è forse la Piazza con la Torre dell’Orologio, ma molto bella è anche la via Giordano Bruno (e parco adiacente) con le rovine dell’antica Torre Belfredo che non hanno nulla da invidiare a uno scorcio della Roma antica. Il romanzo tocca Venezia non tanto nel suo tessuto urbano ma nella sua laguna, le sue isole, in particolare un’isola immaginaria, l’Isola del Morto, luogo di snodo cruciale per la trama: isole spesso disabitate, occasioni di ritrovo per pescatori o compagnie di giovani, isole di salso, di pesce, di onde.
Quindi abbiamo la fascinosa Padova, con i suoi portici, i ristoranti presso i suoi fiumi, la magica zona di Santa Sofia ovattata, colta, silenziosa. Cuore della narrazione è però la Milano degli anni ’70, progenitrice della futura Milano da bere, con le bische, gli intrallazzi politici mai finiti dopo la tragedia di Piazza Fontana, e le sue meraviglie artistico-architettoniche: dalla scintillante Piazza Duomo ai viali ombreggiati di Foro Buonaparte, dal Castello Sforzesco a Piazza della Scala, dai palazzi colorati con il tipico giallo milanese, alle affascinanti case di ringhiera.
Infine c’è un paesino di periferia, immaginario proprio come l’isola veneziana: Colbiate, dove vivono i due poliziotti, che potrebbe assomigliare a Cologno monzese, a Corsico, a Cesano Boscone o a tanti altri paesi brulicanti di gente, a tratti degradati ma a tratti con una loro anima verde, con un loro tentativo di svilupparsi a misura d’uomo.