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sabato 6 novembre 2021

L'intervista ad Alessandro Falanga, lo scrittore di "BOLIDI" un thriller-horror da non perdere

Alessandro Falanga

1) Benvenuto su "Gialli & neri", Alessandro. Cosa significa scrivere per te?

Grazie a voi per l'invito. Scrivere è libertà, possibilità di esprimersi a 360° e occasione per narrare la realtà, prendendola spesso anche in giro per come è fatta.


2) Quando hai pubblicato il primo libro? È stato difficile?

Ho pubblicato il primo libro (Far from Dead, un thriller/horror zombie) lo scorso annoNon è stato tanto difficile scrivere la storia o seguire un senso logico per collegare gli eventi. Le maggiori difficoltà le ho avute nel convincermi a pubblicare. Mi spiego meglio. Ho iniziato a buttare su carta le mie idee circa otto anni fa. Fino allo scorso anno, però, il timore di poter ricevere solamente critiche negative mi ha bloccato e quindi ho preferito conservare, gelosamente, quanto fatto. Lo scorso 2020, complice anche il lockdown, ho deciso finalmente di confrontarmi con il pubblico e le soddisfazioni non sono mancate per nulla. Quel primo romanzo mi ha dato la forza per scriverne un altro (Chi non terrorizza si ammala di terrore) e la recente raccolta di racconti (Bolidi).


3) Quali sono gli ingredienti che servono in un thriller-horror?

Per me l'horror rappresenta la metafora migliore per descrivere la realtà. Tutto ciò che scrivo è ripreso da eventi realmente accaduti, considerazioni sul mondo che viviamo e spazi che io condivido con le persone nella vita di tutti i giorni. Quindi gli ingredienti migliori, secondo me, sono rappresentati da tutto ciò che vediamo e che intendiamo mettere in risalto attraverso le storie.


4) Da dove nasce la storia di "Bolidi"?

Bolidi nasce da un percorso cominciato otto anni fa. Una delle storie di base è La ridente cittadina, scritta proprio in quel periodo. Tutte le altre, poi, sono venute di getto nel 2020. Come se la voglia di raccontare fosse talmente tanta da dover rendere partecipi tutti, attraverso gli scritti, delle sensazioni provate e delle esperienze vissute da me durante l'ultimo anno.


5) Il punto forte? E di debolezza del tuo libro?

Il punto forte è sicuramente la scorrevolezza e il dinamismo dei dieci racconti che permettono al lettore di non annoiarsi, immergersi direttamente nelle storie narrate e cambiare scenario di volta in volta. La debolezza, forse, è data dal genere. Non tutti sono appassionati di thriller/horror, ma posso garantire che Bolidi va oltre quelli che sono gli schemi classici mirando proprio a coinvolgere anche i neofiti.


6) Ti ha aiutato l’utilizzo dei social network per la promozione?

I social network fanno la loro parte, ma le presentazioni e le chiacchierate dal vivo mi hanno permesso di arrivare anche dove non speravo.


7) Stai lavorando a un nuovo libro? Se sì, può darci qualche anticipazione?

Al momento sto lavorando ad un nuovo romanzo. Rappresenta un grande sfida per me, anche perché sto cercando di unire diversi generi. Oltre a questo, inoltre, ho già pronto il seguito del primo libro e qualche altro scritto è in via di definizione.


8) Ti ringrazio per il tempo dedicato, vuoi dirci ancora qualcosa?

Grazie a voi. Parlare di libri e di piccole realtà non è mai scontato. Chi, come voi, lo fa permette sia di far conoscere una mondo spesso schiacciato dalla grande editoria che un sottobosco letterario per nulla da ignorare. Grazie ancora.


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6 novembre 2021,

La redazione Gialli&Neri

1 commento:

  1. Bella intervista. La cosa ti attira. Per cui acquisterò certamente bel libro da leggere. Complimenti

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