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sabato 19 febbraio 2022

Vi presentiamo “IL CUORE E’ IL MIO BAGAGLIO A MANO” della scrittrice salentina Silvia De Lorenzis

SINOSSI
La vita è un’altalena di emozioni, ti fa volare in alto, nel cielo della gioia, e sprofondare negli abissi del dolore. 
Laura è una donna di quarant’anni, profondamente innamorata della sua famiglia, del suo lavoro, della sua città, della sua vita, ma all’improvviso si ritrova a fare i conti con una forma di leucemia fulminante che la costringe in un letto d’ospedale, lontana dai suoi affetti più cari, e, soprattutto, dalla sua più grande ragione di vita, sua figlia Sara. 
Quando la donna si rende conto di essere arrivata troppo tardi all’appuntamento con il destino e di aver perso la sua battaglia contro il cancro, non riesce a smettere di pensare a sua figlia. Si perderà i suoi anni migliori, quelli che le regaleranno le emozioni più intense, ma anche i dolori più grandi, quelli che le insegneranno ad affrontare le delusioni e diventare più forte, quelli che la vedranno raggiungere i suoi piccoli grandi traguardi e realizzare i suoi sogni.
Per questo Laura decide di camminare a cuore scalzo nella vita di Sara, per lasciarle in eredità qualcosa che nessuno potrà mai cancellare: il suo tempo. 
Prima che quel male incurabile, dopo averle rubato l’anima, le rubi anche le forze, decide di scrivere a Sara una lunga lettera e chiede a suo marito di consegnargliela il giorno del suo diciottesimo compleanno: sarà quello il suo regalo speciale. 
Laura regala a Sara i suoi giorni, le sue notti, i suoi“risvegli”, i suoi pensieri, le sue emozioni, i suoi sogni, i suoi ricordi, i suoi battiti, provando a incidere su quella lettera tutto ciò che avrebbe potuto dirle se avesse avuto la possibilità di vederla crescere e accompagnare i suoi passi lungo le infinite strade della vita. Così, se un giorno Sara dovesse aver bisogno di risposte, potrà cercarle tra quelle pagine, che avranno il profumo del suo infinito e incondizionato amore per lei. Ma ciò che Laura desidera insegnare davvero a sua figlia è che il primo amore, quello più difficile e complicato, ma così potente da spalancare le porte della libertà, è l'amore per se stessi e che la vera risposta a qualsiasi domanda si può trovare solo infondo al cuore; il suo desiderio è soltanto quello di aiutarla a non aver paura di leggerci dentro!

BIOGRAFIA DELL'AUTRICE. 
Silvia De Lorenzis nasce a Galatina, il 29 Settembre del 1981. Consegue la Laurea Triennale in Servizio Sociale, la Laurea Magistrale in Progettazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali e un Master in Valutazione delle politiche e dei servizi sociali, presso l’Università del Salento. Lavora come Assistente Sociale sia presso l’Ufficio di Piano del Comune di Martano (LE) che presso il Comune di Soleto (LE). Adora il suo lavoro e lo svolge con passione ed entusiasmo. Fin da bambina ha avuto una irrefrenabile bisogno di abbracciare una penna e intingere i suoi pensieri su un “pezzo di carta”. Nel 2015 e nel 2016 ha collaborato con la rivista letteraria “La Fornace”. Attualmente amministra la pagina facebook  “La Voce dell’Anima”, all’interno della quale condivide riflessioni, pensieri e poesie. Il suo primo libro, “In equilibrio sui bordi dell’anima”, edito dalla casa editrice Kimerik, è stato pubblicato il 5 Dicembre 2018 ed ha vinto il premio della critica “Bruno Epifani” all’interno del concorso letterario Premio Vitruvio 2019. Il suo primo racconto, “Ritorno alle origini”, contenuto nella raccolta letteraria “Puglia Quante Storie 2”, edito dalla casa editrice “I libri di Icaro”, si è classificato tra i tre finalisti all’interno dell’omonimo concorso letterario. Il suo secondo racconto “Il Rumore del silenzio”, contenuto nella raccolta letteraria “Puglia Qunate Storie 3” si è classificato tra i dieci finalisti all’interno dell’omonimo concorso letterario ancora in corso. Il primo romanzo “Il cuore è il mio bagaglio a mano”, edito dalla casa editrice Kimerik nel mese di maggio 2021, si è classificato al primo posto nella categoria libri editi del Premio Letterario Nazionale Città di Taranto 2021, ha guadagnato un  diploma d’onore al Premio Letterario Milano International 2021 e un diploma d’onore con encomio di merito al Premio Letterario Internazionale Michelangelo Buonarroti e si è classificato tra i finalisti del Premio Letterario Nabokopv 2021.
Scrivere, per Silvia è “respirare la vita, assaporare emozioni, toccare pensieri, vedere nuovi orizzonti, sentire nell’anima il profumo della libertà”.

giovedì 17 febbraio 2022

Intervista con Massimo Marotta, protagonista Cast della famosa SERIE Tv “Mangiaracina Investigazioni”


1) Un benvenuto a Massimo Marotta, attore protagonista della serie TV “Mangiaracina Investigazioni”. Ti ringraziamo per la tua disponibilità e iniziamo subito con la prima domanda.​ Come sei stato coinvolto nel progetto della regista Valentina Gebbia?
Salve e grazie voi per l’invito. Avevo cosciuto Valentina in occasione della presentazione di altre sue opere, poi però per l’occasione della realizzazione della fiction “Mangiaracina investigazioni”, mi chiama un amico in comune che mi invita a fare un provino nella sua agenzia. Quando Valentina mi vede capisco che ero molto vicino al personaggio che lei cercava ,infatti alla fine del provino, visto che portavo la barba più lunga, mi chiede subito se fossi disposto ad accorciarla nel caso mi avesse scelto. Da li capisco che ero il candidato maggiore per il ruolo, ed infatti lei stessa mi avvisa che in serata, dopo aver fatto gli ultimi provini, mi avrebbe contattato per farmi sapere la decisione. Prima della mezzanotte mi arriva la chiamata con la conferma, ed io dopo avere dato una lettura della sceneggiatura inviatami per mail, ho accettato subito rivedendomi nel protagonista della storia, viste le caratteristiche dello stesso, e cioè l’amore per il Palermo calcio, per la mia città e la mia “palermitanetà”.

2)​ Ci parli del personaggio protagonista che hai interpretato?
Terio, il personaggio principale della storia, detto da Valentina che mi rivede molto in quel ruolo per quello che ho detto pocanzi nella descrizione dello stesso, è il classico palermitano che si lamenta sempre. Colto e con un carattere particolare, ma in fondo innamorato della sua città e dei suoi colori, come quelli della sua squadra del cuore, il Palermo, si trova ad investigare per caso, perché lui stesso è l’ indiziato principale della vicenda.

3) Cosa racconta la serie Tv? Ovviamente senza spoilerare.
L’argomento principale della fiction, tratta dai romanzi di Valentina Gebbia, è la storia della strampalata famiglia Mangiaracina che si ritrova ad investigare nella propria città. Nello sfondo una Palermo stupenda ma con i suoi gialli da svelare.

4) Cosa ti lascia questa esperienza?
Innanzitutto, visto il mio ruolo di attore protagonista, mi ha insegnato molto al livello di recitazione e poi mi ha dato una consapevolezza di ciò che voglio fare da grande per cosi dire, cioè l’attore, con la speranza di continuare ad interpretare Terio in questa serie.

5) “Mangiaracina Investigazioni” è tratta dai libri di Valentina Gebbia. Avevi già avuto modo di leggerli prima di prendere parte alla serie?
Non conoscevo i mangiaracina investigazioni, ma dopo aver fatto la prima serie, ho letto tutti i libri e vi posso garantire, che come me, vi innamorerete delle avventure di questa famiglia” sballata” ma fondamentalmente Palermitana nel dna.

6) In quali progetti sarai prossimamente impegnato?
Ho fatto una particina in makari 2, ma purtroppo visto il momento delicato, come tutti i miei colleghi attori attendo nuove proposte.

sabato 12 febbraio 2022

Nuove uscite: "San Valentino di Sangue" edito Saga Edizioni

A San Valentino lasciati ammaliare dall’oscurità e lasciati tentare da dei deliziosi omicidi al chiaro di luna.

Segui le tracce di sangue, ma non solo… San Valentino di Sangue nasce da un’idea di Alessandra Micheli e Giulia Previtali. Abituate alle solite sfumature romantiche, Saga ha scelto di intraprendere un’altra strada, ha scelto di seguire le scie del sangue, della morte. All’interno della racconta troverete sfumature horror, thriller, splatter, giallo e un pochino di romance.

Gli autori:

Lorenzo Basilico (Burning Chtulu); Ornella Calcagnile; Fernando Camilleri; Simone Censi; Vito Ditaranto; Sergio L. Duma; Alexandra Fischer; Paolo Ferrara; Ivo Gazzarrini (Uno Sguardo nell’Oscurità); Alexandra Labed; Mariacarla Mantovani;  Daniele Pasquini; Ferdinando Salamino.

Editore: Sága Edizioni

Collana: Tartaros

Genere: horror

Pagine (stimate): 220

Formato: ebook

Prezzo: € 2,99

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venerdì 11 febbraio 2022

“Un amico nei guai per Jack Rubino” Il primo romanzo dell'avvocato napoletano Andrea Raguzzino

Una detective story ambientata nella New York dei primi anni '80.

Disponibile, in formato cartaceo e digitale, “Un amico nei guai per Jack Rubino”, il primo romanzo con protagonista lo scaltro detective italoamericano già protagonista del racconto  "La grande occasione di Jack Rubino" che apriva l’antologia di racconti noir “La cattiva strada” edita nel 2020 da Filigrana. Questa la sinossi del romanzo, tratta dalla quarta di copertina:

“New York, Hell's Kitchen, primavera del 1982.

Jack Rubino ha finalmente avviato la sua agenzia di investigazioni private, ma le cose non sono facili come si aspettava, tra squallidi incarichi a caccia di mariti fedifraghi e sensi di colpa per come è finito il rapporto con il suo mentore Pietro Camaleone.

Ma quando proprio Pietro viene arrestato per l'omicidio del rampollo di una delle più importanti famiglie di Manhattan, un omicidio che ha effettivamente commesso, solo Jack potrà aiutarlo ad uscire dai guai.

Cominciano così due giorni di serrate indagini, in cui Jack, suo malgrado, si troverà incastrato in un gioco più grande di lui, tra gangster troppo potenti per essere incriminati, poliziotti corrotti, procuratori ambiziosi e avvocati senza scrupoli.

Per pagare un debito di riconoscenza che sente di non avere ed armato solo della sua strafottenza, Jack rischierà il collo per sfidare i potenti di New York; con dalla sua parte solo un gigante tanto buono quanto violento e una giovanissima avvocata, Rubino sarà costretto a lottare per la salvezza di un vecchio amico e per l'anima di una femme fatale in un mondo corrotto e pericoloso dove i buoni non vincono mai.”

La copertina del libro è opera di Francesco Cuturi, artista napoletano di nascita e Londinese di adozione.  

La pubblicazione del libro è stata preceduta da una campagna di social-marketing di successo, consistente nella pubblicazione su Facebook e Instagram di brevi video rappresentanti i diversi personaggi, di cui si scorge solo la silhouette.

L'autore. Andrea Raguzzino, avvocato, è nato nel 1975 a Napoli, dove lavora e vive con la moglie Arianna e due figlie. Appassionato di letteratura di genere e fumetti, si diletta con la scrittura fin da quando ha impugnato la sua prima penna. Autore di molti incompiuti, ha pubblicato il racconto “Buon Compleanno” sul numero 1 della rivista Strane Storie (anno 2000 edizioni Lo Stregatto Editore) e il racconto “La grande occasione di Jack Rubino” nell'ambito della raccolta La cattiva strada. Antologia di racconti noir (anno 2020 edizioni Filigrana). Dal 1997, scrive e pubblica canzoni con i Liberi Su Cauzione. Ha inventato il personaggio di Jack Rubino come omaggio ai grandi autori americani del genere noir classico, da Dashiell Hammet a Raymond Chandler, aspirando a fare tesoro della loro imprescindibile lezione miscelandola con un po' di sana ironia mediterranea. “Un amico nei guai per Jack Rubino” è il suo primo romanzo.

giovedì 10 febbraio 2022

Il meraviglioso giallo "La villa dei cadaveri" della scrittrice Luisa Farrari edito Fratelli Frilli Editore

Trama
In una tranquilla domenica sera Tramadell’estate torinese del 2019 il quieto vivere del Commissario Aurelio Baldanzi viene sconvolto dall’improvvisa scomparsa della fascinosa Ornella, con la quale trascina da anni una storia fatta di contrasti e incomprensioni. Negli stessi giorni una mano sconosciuta inizia a seminare morte tra le mura dell’Istituto di Anatomia Patologica di Torino e di nuovo il Museo con i suoi barattoli dall’inquietante contenuto tornano involontari protagonisti, forse legati proprio al mistero che si cela dietro quella scomparsa che assume nei giorni toni sempre più complessi. Un filo sottile sembra legare le vittime torinesi ad antiche atrocità commesse da un eccentrico collezionista detto il Barone di Rocca D’Arazzo insieme al suo Preparatore Anatomico; fatti così irreali nel loro orrore da far dubitare lo stesso Baldanzi dell’evidenza che si presenta ogni giorno più tragica. E mentre altri personaggi si affacciano sulla scena, come l’inossidabile Achille Donati, la volubile Amalia, la professionale Giulietta Ottolenghi e il fedele amico Gerardo, Baldanzi si trova coinvolto in vicende sempre più irreali senza nemmeno l’aiuto del buon Di Gennaro, diventato felicemente papà. Tra il culto della misteriosa Signora vegliata dalle fedeli Custodi e il segreto dei preparati museali della contrada del Gelso, i fili sempre più annodati trovano alla fine la loro trama componendo un arazzo che nessuno avrebbe potuto immaginare.

L'autrice
 
Luisa Ferrari, classe 1971. L’amore per la paleopatologia l’ha spinta a scegliere la tesi in Anatomia Patologica a Genova e poi la specializzazione sempre in Anatomia Patologica a Torino. Tra le mura dello storico Istituto torinese è stata subito affascinata dal vecchio Museo, custode di antichi reperti polverosi che attendevano giusto riconoscimento. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato “Cadaveri e tacchi a spillo” e il racconto “Il nano di Venezia” nell’antologia I luoghi del noir.

Fonte foto: 
http://www.liguria2000news.com/sito/l%E2%80%99autrice-luisa-ferrari-ha-scritto-per-fratelli-frilli-editori-%E2%80%9Ccadaveri-e-tacchi-a-spillo%E2%80%9D-il-romanzo-giallo-noir-torinese-e-in-distribuzione.html

 


martedì 8 febbraio 2022

“TERRA NOSTRA ”: IL BESTSELLER DI AMATO SALVATORE CAMPOLO TRA FICTION E REALTÀ. 

Il romanzo Terra Nostra ambientato in Calabria è uno dei libri più recensiti d’Italia. 

Il litorale jonico calabrese è uno dei luoghi più suggestivi di tutto il mezzogiorno d’Italia, attraversato dalla nota Statale 106 soprannominata “strada della morte” e dalla abbandonata rete ferroviaria ad unico binario che collega Reggio Calabria a Taranto, è anche un pezzo di Calabria del crimine degli anni 2000 raccontata da  Amato Salvatore Campolo nel suo romanzo d’esordio “Terra Nostra ” (Susil Edizioni, pag. 184, euro 15,90).

Tutto inizia la sera del 4 febbraio 2008, con un “pluriomicidio nella gelateria di Bovese”, il titolare Bruno Gullì e il cognato vengono ammazzati a colpi di mitragliatrice AK47 su ordine del boss Vincenzo Macrì. Ad insediarsi come maresciallo della caserma di Casalotto è la giovane Jessica Castaldo che vorrà cercare giustizia per suo padre assassinato in passato dalla ‘ndrangheta e continuare a combattere l’organizzazione criminale che da decenni insiste sulle città di Casalotto e Bovese. Sono gli anni dello sviluppo economico e sociale, di un cambiamento politico per la Calabria, dei grandi cantieri, della realizzazione del primo centro commerciale, degli appalti della statale 106 e del boom dell'edilizia residenziale. Ma a fare da sottofondo al “finto progresso” sono le azioni criminali dei clan della zona, con estorsioni, truffe, usura, intimidazioni e regolamento di conti. 

Amato Salvatore Campolo, geometra libero professionista ed autore di racconti noir tra cui “Omicidio nel milanese ” e “Rosso sangue, delitti in Calabria ”, snoda la trama del suo romanzo intorno a tre famiglie criminali: i Ferraro, i Macrì e i Tripodi, in contrasto tra loro e presenti sul territorio grazie al forte "vincolo di patentele". Poi la carriera di Jessica, il giovane  Maresciallo dell’arma dei carabinieri di pari passo ai mutamenti della cittadina di Casalotto e in parallelo con quella del crimine la cui organizzazione si radica e si trasforma sul territorio. Quegli anni e quei personaggi riempiono le pagine di cronaca nera, e anche i giornalisti hanno il loro ruolo di primo piano nella lotta alla criminalità. Rapine, danneggiamenti, sparatorie si susseguono sulla costa jonica, mentre il Giappone subisce il più potente terremoto mai registrato nella storia, cade il Governo Berlusconi e si instaurano i primi governi “tecnici”. Campolo si conferma uno scrittore che sa unire fatti di cronaca vera a fiction narrativa in un mix dallo stile fluido e leggero. Immagini narrate che ricordano i ritmi cinematografici di tanti film in voga in periodo, che Campolo trasforma in una bella storia noir in cui il linguaggio e la musica di quel tempo riecheggiano ancora oggi. Di recente il romanzo è stato anche rilanciato sulla stampa dal noto massmediologo Klaus Davi.